Il Glossario del Poker
In questa pagina abbiamo raccolto i termini, le espressioni e le abbreviazioni utilizzate sui tavoli di gioco, per far sì che non vi troviate impreparati quando sedete al tavolo - sia esso virtuale o reale - o quando vi trovate davanti la descrizione di una mano che, per il numero di sigle presenti, potrebbe sembrare un estratto dalle indicazioni stradali di Google! :)
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100x / 150x / 200x (e così via)
Questa forma viene utilizzata per indicare la grandezza del proprio stack, espressa in numero di Big Blinds. Ad esempio, in una partita cash con bui 0,50/1,00 (definita anche NL100), uno stack di 200 Euro viene definito 200x. Allo stesso modo, si una arrotondare le cifre diverse dallo zero: uno stack pari a 147 Euro, infatti, sarà definito 150x.
2barrel
Acronimo di Double Barrel (vedere voce relativa).
2P
Acronimo di Two Pair, doppia coppia (vedere la pagina “Le basi e i punti del Poker”).
2,5x / 3x / 4x (e così via)
Forma solitamente utilizzata per indicare l'entità di un rilancio. Ad esempio, un “Raise 3x" sta ad indicare un rilancio pari a 3 volte l’importo della puntata dell’avversario.
3-bet / 4-bet (e così via)
Contro-rilancare (effettuare un Re-raise) su un avversario (indipendentemente dall'entità del raise).
Preflop la "sequenza" delle puntate è la seguente:
- Raise (nella fase preflop la “bet” - o “puntata” - non esiste, perché rappresentata dai bui già presenti: le opzioni possibili sono “call”, “raise” e “fold”)
- 3-bet (il “raise” - o “rilancio” - successivo al primo è una “3-bet”)
- 4-bet
- 5-bet
etc...
Su Flop, Turn e River la sequenza delle puntate è invece la seguente:
- Bet (la prima puntata)
- Raise
- 3-bet
- 4-bet
etc...
3barrel
Acronimo di Triple barrel (vedere voce relativa).
5Max / 6max
Tavolo - o tipologia di torneo con tavoli - da 5 o da 6 giocatori. Questi tavoli vengono definiti anche “shorthanded”.
A
A (o “Ace”)
Asso (“Ace” in inglese). Tutte le carte vengono contraddistinte dal numero corrispondente al valore della carta. Le uniche eccezioni sono rappresentate dalle carte dal 10 all’Asso, la cui abbreviazione (ed anche il simbolo, per alcune di esse) deriva dal nome inglese. Rispettando l’ordine della Scala, queste le abbreviazioni:
T per Ten (il numero “10” in inglese)
J per “Jack” (in italiano lo chiamiamo anche “Fante”)
Q per “Queen” (in italiano anche “Regina”)
K per “King” (in italiano anche “Re”)
A per “Ace” (in italiano è l’Asso).
Ace-High
Punto finale che non presenta alcuna combinazione, ma contiene un Asso come carta più alta.
Ace Out
Questa espressione sta a significare “vincere per un pelo” o battere a mala pena qualcuno. Ad esempio, succede quando un avversario ha una mano completamente senza valore e una mano Ace-High lo supererebbe con un piccolo margine.
Act
Un tell intenzionale e volontario inteso a dare false informazioni in merito ad una mano.
Action (o “Azione”)
L’Action (o Azione) indica la sequenza di puntate e rilanci in ogni mano.
Lo stesso termine può essere anche utilizzato con riferimento ad un tavolo in generale (e non ad una mano specifica), ad esempio in espressioni come “tavolo con poca action” o “tavolo con molta action”, secondo che ci si trovi in un tavolo in cui i giocatori abbiano un gioco chiuso o, nella seconda ipotesi, più aggressivo, vale a dire con la tendenza a rilanciare in molte mani.
Active player
Termine che indica ogni giocatore ancora attivo in una mano.
Add-on
L’opportunità, in alcuni tornei, di acquistare ulteriori fiches ad un certo punto del gioco.
Si tratta di un’opportunità diversa dal rebuy (vedi voce relativa), in quanto tutti i giocatori ancora presenti nel torneo possono effettuare l’add-on, anche se possiedono ancora chips, a differenza di quanto avviene con i rebuy, che permettono di acquistare chips solo quando il proprio stack è inferiore a quello di partenza. L’add-on sancisce, di norma, la fine del periodo di rebuy.
A-Game
Voce che può avere due significati, a seconda del contesto.
1- Partita con stakes più alti disponibili
2- Il miglior modo di giocare di una persona. Ad esempio, si può dire “Questo giocatore sta esprimendo il suo A-Game” per dire che sta giocando al meglio la sua partita in quella fase di gioco.
Aggressive (o “Aggro”)
Aggettivo utilizzato per descrivere un giocatore che rilancia e contro-rilancia spesso, entrando in molte mani.
Aggro-donk
Aggettivo utilizzato per descrivere un giocatore che rilancia e contro-rilancia spesso, ma in maniera insensata.
AI
Acronimo di All-in (vedere voce relativa).
Ainsworth
Termine utilizzato per indicare come mano di partenza la combinazione 6-2.
Air (o “Aria”)
Termine utilizzato per indicare che non si ha nulla in mano.
Ajax
Termine utilizzato per indicare come mano di partenza la combinazione A-J, sia “suited” che “off-suited” (vedere voci relative per queste due definizioni).
Alabama Night Riders
Espressione utilizzata per indicare tre “K”
Alcohol
Termine utilizzato per effettuare una “minimum bet” (vedere voce relativa) necessaria per continuare la mano. Il termine “Alcohol” deriva dall’espressione "I'll call", proprio per la somiglianza tra i due suoni, e non ha a che fare con gli alcolici, come si potrebbe erroneamente pensare.
Alexander
Il Re (“K”) di Fiori. Probabilmente deriva da Alessandro Magno, re di Macedonia e conquistatore.
I quattro Re nel mazzo di carte sono associati ad altrettanti famosi Re della Storia. Il Re di Cuori è Carlo Magno, il Re di Quadri è Giulio Cesare, il Re di Fiori è Alessandro Magno, il Re di Picche è Re David (vedere voci relative).
All-In
Azione effettuata dal giocatore quando decide di puntare tutte le chips in suo possesso.
Un giocatore in all-in non può vincere da ciascuno degli avversari più denaro di quanto egli stesso ha messo in gioco: concorrerà per il piatto principale e, se altri giocatori puntano di più, ci sarà un piatto secondario, il “Side-Pot” (vedere voce relativa).
American Airlines
Espressione utilizzata per indicare come mano di partenza una coppia d’Assi (“A-A” appunto), dalle iniziali della compagnia aerea americana.
Anna Kournikova
Espressione utilizzata per indicare come mano di partenza A-K, dalle iniziali della tennista, definita dai più spietati “la bella che non vince mai”. La starting hand A-K è detta anche Big Slick (vedere voce realitva).
Ante
Puntata iniziale obbligatoria, da effettuare prima della distribuzione delle carte. Di solito, l’ante è pari a 1/10 del Big Blind (il grande Buio). Nei giochi con ante queste puntate costituiranno il pot (piatto) iniziale, insieme ai bui.
Any Two Cards
Vedere la voce “ATC”.
Apple
Termine utilizzato per indicare una partita importante, di solito la partita più grossa in una poker room.
As Played (“Nel modo in cui hai giocato”)
Espressione utilizzata quando si discute di una mano. Nello specifico, si ipotizza di immedesimarsi nel player che ha giocato la mano in questione, seppur in disaccordo con lui sulla condotta di gioco e si spiega come si sarebbe giocata la mano conseguentemente a quella azione (o strategia) differente rispetto al proprio stile di gioco.
Assault rifle (Fucile d’assalto)
Espressione utilizzata per indicare come mano di partenza, nell'Omaha, delle hole cards A-K-4-7 di qualsiasi seme.
Asso
Vedere la voce “A (o “Ace”)”.
Asso Nella Manica
Espressione derivata dalla pratica di estrarre un Asso dal mazzo per nasconderlo nella manica e farlo ricomparire al momento opportuno. Tale espressione può essere utilizzata sia in modo negativo che positivo, perché può far riferimento ad un modo scorretto per avvantaggiarsi, ma anche ad una risorsa usata in modo inaspettato ed intelligente.
ATC
Acronimo di “Any Two Cards”, ovvero “due carte qualsiasi”. Espressione utilizzata soprattutto quando nelle dinamiche di gioco sono coinvolti stack particolari: ad esempio, se in un Torneo o in un Sit&Go un giocatore particolarmente “short” (corto) va in all-in e il giocatore di Grande Buio ha uno stack consistente, che gli consentirebbe di aggiungere solo una differenza minima per vederlo, si usa dire “devi chiamare ATC”, cioè con due carte qualsiasi.
Athos
Termine utilizzato per indicare come mano di partenza la combinazione A-10 (Ace-Ten).
Ax (o “A-x”)
Espressione utilizzata per descrivere una mano contenente un Asso e una qualsiasi altra carta.
B
B/C (Bet/Call)
Si tratta di una delle espressioni utilizzate per indicare le proprie intenzioni rispetto all’azione dell’avversario dopo la propria mossa. In questo caso, alla propria prima azione - la Bet - seguirebbe il Call in caso di Rilancio da parte dell’avversario.
Le altre espressioni ricorrenti sono:
- B/F (Bet/Fold)
- B/3B (Bet/3-bet)
- C/C (Check/Call)
- C/F (Check/Fold)
- C/R (Check/Raise)
B/F (Bet/Fold)
Si tratta di una delle espressioni utilizzate per indicare le proprie intenzioni rispetto all’azione dell’avversario dopo la propria mossa. In questo caso, alla propria prima azione - la Bet - seguirebbe il Fold in caso di Rilancio da parte dell’avversario.
Le altre espressioni ricorrenti sono:
- B/C (Bet/Call)
- B/3B (Bet/3-bet)
- C/C (Check/Call)
- C/F (Check/Fold)
- C/R (Check/Raise)
B/3B (Bet/3-bet)
Si tratta di una delle espressioni utilizzate per indicare le proprie intenzioni rispetto all’azione dell’avversario dopo la propria mossa. In questo caso, alla propria prima azione - la Bet - seguirebbe una 3-bet in caso di Rilancio da parte dell’avversario.
Le altre espressioni ricorrenti sono:
- B/C (Bet/Call)
- B/F (Bet/Fold)
- C/C (Check/Call)
- C/F (Check/Fold)
- C/R (Check/Raise)
Backdoor
Espressione utilizzata quando, una volta mostrate le carte comuni del flop, ad un giocatore mancano due carte per comporre una Scala (Straight) o un Colore (Flush), quindi si dovrà sperare sia nel turn che nel river. In questo caso, il punto realizzato sarà anche definito “runner runner”.
Backdoor Flush
Espressione utilizzata per indicare un Colore (Flush) che può essere realizzato solo grazie a Turn e River, perché, dopo il Flop, si hanno solo 3 carte dello stesso seme.
Backdoor Straight
Espressione utilizzata per indicare una Scala (Straight) che può essere realizzata solo grazie a Turn e River.
Backraise
Termine utilizzato per indicare il rilancio da parte di una giocatore che inizialmente aveva solo fatto Call, sperando proprio nel rilancio di un giocatore successivo per poter fare questa mossa.
Bad Beat
Espressione utilizzata per indicare la situazione in cui un punto molto forte viene inaspettatamente battuto. Generalmente si usa per indicare che il vincitore del piatto non aveva alcun vantaggio nel partecipare al piatto medesimo, ma è stato così fortunato da riuscire a trovare l'unica (o una delle poche) carte che gli avrebbe permesso di vincere.
Ballas
Termine di derivazione statunitense, utilizzato per indicare uno stile di vita lussuoso. In pratica, si usa per qualsiasi esperienza o acquisto che per la sua esclusività - e, quasi imprescindibilmente, anche per il suo costo molto elevato - è riservato a pochi.
Bankroll
Termine che indica l'importo complessivo che un giocatore ha a disposizione per il poker (suggeriamo di leggere i consigli nella pagina dedicata “La Gestione del Bankroll”).
Bankroll Management (Gestione del Bankroll)
Espressione che indica la disciplina di gestione delle proprie risorse, fondamentale per diventare e rimanere un giocatore di poker vincente (suggeriamo di leggere i consigli nella pagina dedicata “La Gestione del Bankroll”).
Bare Ace
Espressione utilizzata nell’Omaha quando il board presenta tre carte dello stesso seme e in mano si ha solo l’asso di quel seme (quindi non è possibile chiudere flush). Si parla invece di “bare ace play” quando nella situazione sopra descritta, si prova a bluffare rappresentando agli avversari il Colore “Nuts” (vedere voce relativa).
BB
Acronimo di Big Blind (vedere la voce relativa).
Belly Buster
Espressione che indica un progetto di scala ad incastro.
Best Hand
In una mano di Poker, indica la mano migliore, ovvero la più forte.
Bet
“Bet” si traduce letteralmente come “puntare”, “scommettere”. Nel poker fa riferimento alla prima puntata, fatta da qualsiasi giocatore nelle fasi post-flop.
Bet for Value
Bet for Value (Puntare per Valore) è la strategia generalmente utilizzata per con l'intenzione di trovare il call da parte di una o più mani inferiori, opposta all'intenzione di far foldare. Spesso si usa anche l’espressione “effettuare una Value-Bet”.
Bet in the Dark
Bet in the Dark (Puntare al Buio) vuol dire annunciare una puntata senza guardare le carte o, nelle fasi post-flop, prima che le carte del board vengano girate.
Bet the Limit
Nelle varianti “Limit” del Poker, significa puntare la somma massima concessa.
Betting Pattern
L’espressione Betting Pattern (Schema di Puntate) tende ad inquadrare la strategia e gli importi delle puntate utilizzati più spesso da un giocatore. Ad esempio, definire un Batting Pattern come “standard” equivale a dire che un giocatore tende ad utilizzare sempre gli stessi importi e le stesse proporzioni nelle sue puntate e nei suoi rilanci, in base alle proprie combinazioni di carte.
Bettor
Il Bettor è colui che effettua la Puntata.
Big Bet
Espressione che indica la puntata doppia che si può effettuare nelle ultime streets delle varianti “Limit”.
Big Blind (o “Grande Buio”)
In italiano il Big Bling viene anche definito “Grande Buio” o “Contro-buio” ed è la puntata obbligatoria (corrispondente al limite minimo del tavolo) effettuata dal giocatore alla sinistra di chi ha già puntato lo Small Blind (in italiano “Buio” o “Piccolo Buio”). Queste puntate obbligatorie sono effettuate dai due giocatori immediatamente alla sinistra del “Dealer” (o “Bottone”) prima della distribuzione delle carte.
Il Big Blind è solitamente pari al doppio dello Small Blind e corrisponde alla seconda cifra che si cita quando si dicono i livelli dei bui. Ad esempio, quando i bui indicati sono 50/100, significa che il Piccolo Buio è pari a 50 e il Grande Buio a 100. Nel gioco cash, l'ammontare dei Blinds è sempre lo stesso, mentre nei Tornei e nei Sit&Go aumenta ad ogni round.
Big chick
Espressione utilizzata per indicare come mano di partenza la combinazione A-Q, sia “suited” che “off-suited” (vedere voci relative per queste due definizioni).
Big Pair
L’espressione Big Pair indica una coppia di valore pari o superiore a 10.
Big Slick
Espressione utilizzata per indicare come mano di partenza A-K, in quanto potrebbe rivelarsi proprio una pericolosa “macchia d’olio”…
Blank (o “Blank Card”)
Una Blank Card (Carta bianca, vuota) è una carta ininfluente, che non cambia in alcun modo la dinamica della mano e che non è presumibilmente utile per il range dei giocatori coinvolti.
Blind / Blinds
I Blinds (Bui) sono le puntate che i due giocatori alla sinistra del mazziere sono obbligati ad effettuare. Sono due puntate dette Small Blind e Big Blind (vedere voci relative) che si effettuano prima della distribuzione delle carte. I valori di queste puntate sono determinate dai limiti del tavolo: lo Small Blind sarà di valore pari alla metà del limite minimo del tavolo, il Big Blind dovrà invece puntare una somma pari al limite minimo del tavolo.
Blinded Out
In italiano si può tradurre con “mangiato dai bui” e sta ad indicare la situazione in cui un giocatore, in un torneo, perde tutto lo stack ed è eliminato senza mai giocare, semplicemente pagando i bui.
Blind Stealer
Espressione usata per identificare il giocatore che usa come strategia quella di rilanciare spesso sui Bui per “rubarli”. Talvolta l’espressione è abbreviata in Stealer.
Blind War (Guerra dei Bui, anche detta “BVB”, Blind Vs. Blind)
Espressione che indica la situazione in cui, nella fase pre-flop, tutti i giocatori fino al bottone passano, lasciando in azione solo i due giocatori che hanno già impegnato i bui nella mano.
Blocking Bet
La Blocking Bet è una puntata contenuta, effettuata da un giocatore fuori posizione (quindi primo a parlare). La blocking bet, come suggerito dall’espressione, ha la finalità di “bloccare” un avversario, anticipandone una puntata presumibilmente più sostenuta, che imporrebbe un “prezzo” che non si è disposti a pagare.
Bluff
Termine con il quale si indica l'atteggiamento volto a far credere agli avversari di avere una mano diversa da quella realmente posseduta. Alle volte, quindi, si proverà a dimostrare di avere la mano vincente o, comunque, una combinazione di alto valore, al fine di indurre gli altri giocatori a passare prima dello showdown e vincere così una mano che sarebbe stata perdente. Nei casi opposti, invece, con il bluff si proverà a mantenere in gioco gli avversari sapendo di avere una mano vincente, al fine di “intrappolarli” e vincere un piatto di maggior valore.
Board
Il Board è la parte centrale del tavolo, dove vengono depositate ed esposte le “Carte comuni” (vedere voce relativa) ma ormai, nel Texas Hold’em e nell’Omaha, è l’insieme delle cinque carte comuni ad essere definito “board”.
Boat
Termine utilizzato, raramente, per indicare il Full (vedere voce relativa).
Bottom (Bottom pair, Bottom set, etc.)
Il termine “bottom”, abbinato ad un punto (pair, set, etc.), indica che il punto stesso è stato realizzato con la carta più bassa del board. Ad esempio,su un flop che mostra 7-J-K, avendo 7-8 come combinazione di partenza, si è riusciti a trovare la “bottom pair”, vale a dire la coppia più bassa realizzabile su quel board. Allo stesso modo per gli altri punti: con la starting hand (vedere voce relativa) 7-7, sul medesimo flop dell’esempio precedente, si è realizzato un “bottom set”.
Bottone
Vedere la voce “Button”.
Brag (Braggare)
Il verbo “to brag” significa vantarsi di qualcosa. In gergo pokeristico è spesso italianizzato in “braggare”.
BRB
BRB è l’acronimo di Be Right Back, che può essere tradotto in prima persona come un “Torno subito”, oppure come un’esortazione al proprio interlocutore (“Torna presto!”).
Break-Even (o “Break-Even Point”)
Espressione importata dall’economia aziendale e tradotta come “punto di pareggio”. Nel Poker, il Break-Even può essere riferito ad una sessione o ad un periodo di tempo ed indica che in quel dato periodo non si è né vinto né perso.
Broadway
Termine utilizzato per indicare la Scala all’Asso (T-J-Q-K-A). Con riferimento ad una starting hand (vedere voce relativa), il termine “Broadway” viene utilizzato per indicare che si hanno nelle proprie “hole cards” (vedere voce relativa) due carte con cui si potrebbe chiudere la Scala massima, quindi comprese tra il Dieci e l’Asso.
Bruciare una carta
È l'azione compiuta dal mazziere quando, prima di girare il Flop, il Turn ed infine il River, scarta la carta più in alto nel mazzo, per girare sul board quella che segue. Inoltre, si definisce “bruciare” una carta anche quando, durante la distribuzione delle carte ai giocatori prima di ogni mano, il mazziere "scarta" la carta giratasi accidentalmente, utilizzando quella che segue.
BTN
Abbreviazione di button, bottone (vedere voce relativa).
Buio / Bui
Sono i corrispondenti italiani dei "Blinds". Al singolare, “buio” può rappresentare il “Piccolo buio” (“Small Blind”), nel caso in cui si utilizzi la definizione di “Contro-buio” per il “Grande Buio” (“Big Blind”) (vedere voci relative).
Bullets
Altro nomignolo americano utilizzato per definire la coppia d’Assi come starting hand.
Burn Card
Espressione che indica la carta “bruciata” (“burned”). Vedere la voce “Bruciare una carta”.
Busted / Bust Out
Letteralmente si può tradurre come “aver fallito”: in gergo pokeristico significa perdere tutte le proprie chips ed essere eliminato dal torneo. Spesso è italianizzato in “busto” o “bustato”.
Busted draw
Espressione che indica un progetto (“draw”) di Scala o di Colore che non si è completato (fallito - “busted” - appunto).
Button (o “Dealer Button”)
Il Bottone è il disco piatto posto davanti ad un giocatore in modo da identificare la posizione del mazziere (Dealer) per quella mano. Con il termine Bottone si identifica anche il giocatore che, nella fase post-flop della mano, è l’ultimo a dover parlare in ogni turno.
Buy-in
Il Buy-in è la somma che si deve pagare per potersi sedere ad un tavolo cash o per prendere parte ad un Torneo o ad un Sit&Go. Nel caso di Tornei e Sit&Go, il valore complessivo del buy-in è determinato dal denaro che andrà a comporre il montepremi più la somma destinata alla poker room, definita “fee” o “commission” (vedere la voce “Fee”). Generalmente, le due quote sono indicate tra parentesi accanto al buy-in dell’evento. Ad esempio: Super Sunday - Buy-in 50 Euro (45+5), per indicare, nell’ordine, la quota che andrà a costituire il montepremi e la fee destinata alla poker room.
BVB
Acronimo di “Blind Versus Blind” (Buio Contro Buio): vedere la voce “Blind War”.
By the book
Espressione che letteralmente significa "da libro". Talvolta viene utilizzata per definire un modo di giocare standard, come scritto sui libri, appunto.
C
C (Clubs, seme dei Fiori)
La lettera “c” sta per “clubs” e rappresenta il seme dei “Fiori”. Le iniziali dei semi, scritte in minuscolo accanto al valore che identifica la carta, sono utilizzate soprattutto nelle Hand History, vale a dire nelle ricostruzioni delle mani, per far sì che tutte le valutazioni e le statistiche possano essere corrette. Le altre iniziali sono:
- d (Diamonds), seme di Quadri
- h (Hearts), seme di Cuori
- s (Spades), seme di Picche.
Nota: la “s” minuscola, apposta accanto ad una starting hand, sta ad indicare una combinazione di carte “suited” (vedere la voce relativa).
C-Bet
Abbreviazione di “Continuation Bet” (vedere voce relativa).
C/C (Check/Call)
Si tratta di una delle espressioni utilizzate per indicare le proprie intenzioni rispetto all’azione dell’avversario dopo la propria mossa. In questo caso, alla propria prima azione - il Check - seguirebbe il Call in caso di Puntata (Bet) da parte dell’avversario.
Le altre espressioni ricorrenti sono:
- B/C (Bet/Call)
- B/F (Bet/Fold)
- B/3B (Bet/3-bet)
- C/F (Check/Fold)
- C/R (Check/Raise)
C/F (Check/Fold)
Si tratta di una delle espressioni utilizzate per indicare le proprie intenzioni rispetto all’azione dell’avversario dopo la propria mossa. In questo caso, alla propria prima azione - il Check - seguirebbe il Fold in caso di Puntata (Bet) da parte dell’avversario.
Le altre espressioni ricorrenti sono:
- B/C (Bet/Call)
- B/F (Bet/Fold)
- B/3B (Bet/3-bet)
- C/C (Check/Call)
- C/R (Check/Raise)
C/R (Check/Raise)
Si tratta di una delle espressioni utilizzate per indicare le proprie intenzioni rispetto all’azione dell’avversario dopo la propria mossa. In questo caso, alla propria prima azione - il Check - seguirebbe il Raise in caso di Puntata (Bet) da parte dell’avversario.
Le altre espressioni ricorrenti sono:
- B/C (Bet/Call)
- B/F (Bet/Fold)
- B/3B (Bet/3-bet)
- C/C (Check/Call)
- C/F (Check/Fold)
Call (Chiamare, Vedere)
Il Call è l'azione con cui si va a pareggiare l’importo della puntata (Bet) o del rilancio (Raise) precedenti (vedere le voci relative), per continuare l’azione di una mano o per scoprire il punto finale.
Calling Station
Espressione che indica un giocatore passivo, che fa molti call mentre, invece, rilancia ( vedere “raise”) o passa (vedere “fold”) raramente.
Cap
Termine utilizzato in due diverse situazioni: relativamente alle puntate in una partita e in riferimento alle iscrizioni ad un torneo.
Usato prevalentemente nelle partite “Limit” (vedere voce relativa), corrisponde all’ultimo rilancio possibile, che equivale solitamente al terzo o quarto rilancio per ogni singolo round di puntate. Talvolta, anche nelle partite No Limit può essere stabilito un cap: in questo caso, il cap è il tetto massimo che può raggiungere ogni singolo piatto conteso dai giocatori.
In riferimento ai tornei, il cap corrisponde al tetto massimo di giocatori che possono iscriversi al torneo in questione.
Carlo Magno (o “Charlemagne” o “Charles The Great”)
Il Re (“K”) di Cuori. Probabilmente deriva da Carlo Magno, imperatore del Sacro Romano Impero.
I quattro Re nel mazzo di carte sono associati ad altrettanti famosi Re della Storia. Il Re di Cuori è Carlo Magno, il Re di Quadri è Giulio Cesare, il Re di Fiori è Alessandro Magno, il Re di Picche è Re David (vedere voci relative).
Carta (più) Alta
Carta Alta (o Carta più alta) è il punto minimo con il quale si possa vincere una mano di poker. Non si tratta di una combinazione di carte, ma soltanto della carta di valore più alto di cui si dispone. Suggeriamo di consultare in merito la pagina “Le basi e i punti del Poker”.
Carta Bruciata (Burn Card)
Vedere la voce “Bruciare una carta”.
Carte Comuni (Community cards)
Le carte comuni, usate in Hold 'em e Omaha, sono le carte che vengono girate a faccia in su in mezzo al tavolo. Sono utili per tutti i giocatori e servono a comporre il punto di ognuno. Sono girate in tre fasi diverse, definite “flop”, “turn” e “river” (vedere le voci relative) e, tutte insieme, prendono anche la definizione di “board”.
Carte coperte
Vedere la voce “Carte personali”.
Carte personali
Le carte personali, definite in inglese “pocket cards” o “hole cards” (carte coperte, nascoste), sono quelle in possesso di ogni singolo giocatore. Costituiscono la sua mano di partenza (starting hand, vedere voce relativa) e non sono visibili agli altri giocatori.
Case
Il Case è l’ultima carta di un determinato valore presente nel mazzo. Qualora, ad esempio, due avversari avessero, rispettivamente, un tris di Q e un tris di 10, l’ultimo 10 disponibile, uscito al river è il "case". Può coincidere con il cosiddetto Mono-out (vedere voce relativa), ma si differenzia da quest’ultimo in quanto il mono-out potrebbe anche non essere l’unica carta rimasta di un determinato valore. Ad esempio, nel caso di un Poker di Donne contro 4/5 di Scala Colore ad incastro (6-7-9-10), l’8 dello stesso seme costituirebbe il mono-out, pur non essendo il case.
Cash Game
Il cash game è la tipologia di gioco in cui le chips corrispondono a soldi reali. A differenza dei Tornei e dei Sit&Go, in una partita di cash game non ci sono eliminazioni, per cui ciascun player - potendo acquistare chips al termine di ogni mano - può rimanere in gioco fino a quando ne ha voglia o fino a quando il proprio bankroll glielo consenta. Prima di sedersi a un tavolo di cash game, suggeriamo di leggere le pagine “Consigli Utili” e “La gestione del Bankroll”.
Cash Out
L’espressione “(fare) cash out” significa abbandonare una partita per convertire le proprie chips in denaro. Viene utilizzata anche nel poker online quando un giocatore scarica il proprio conto/gioco.
Change gears
Letteralmente significa "cambiare marcia", metafora che rappresenta un cambio (in positivo) del proprio stile di gioco.
Cheater
Il cheater, in inglese, è il baro, colui che intenzionalmente viola le regole per trarne vantaggio.
Check
L’opzione “check” corrisponde all'italiano “cip”. Consente di restare in gioco in una mano senza dover effettuare altre puntate o rilanci, ma solo quando il player gioca per primo nella mano o se il giocatore che lo ha preceduto ha già fatto check. Nel caso in cui tutti i giocatori attivi nella mano facciano “check” si gira la carta successiva e, dopo il river, si va allo showdown (vedere voce relativa), ovvero tutti i giocatori mostrano le proprie carte.
Spesso, nel linguaggio pokeristico, il verbo inglese viene coniugato in italiano (ad esempio, in espressioni come “dovevi checkare” o “ho checkato”).
Check Behind (Fare Check behind)
Espressione utilizzata, spesso anche coniugando il verbo in italiano (“checkare behind”, “ho checkato behind”), per indicare un check che segue il check dell’avversario.
Check-Raise
Il Check-Raise (abbreviato in "C/R") è la tattica di chiamare il check al proprio turno e poi rilanciare dopo che un avversario ha effettuato una puntata. Tattica messa in atto per rappresentare all'avversario grande forza del proprio punto (allo scopo di arricchire il piatto qualora il punto fosse realmente forte o di rubare il piatto in caso contrario). Vedere la voce "C/R" per conoscere gli acronimi delle altre tattiche.
Chiamare (Call)
Vedere la voce “Call”.
Chip / Chips
Le chips (utilizzato quasi sempre al plurale) sono i gettoni che sostituiscono il denaro reale sui tavoli da gioco e sono usati per effettuare le puntate. Prima della diffusione del Texas Hold’em anche in Italia, eravamo abituati a chiamarle “fiches”, dal nome francese - preso in prestito dai casinò e dalle sale da gioco nostrane - che accompagnava le partite natalizie di poker a 32 carte.
Chip Leader
Il chip-leader è il giocatore che, in un dato momento di un Torneo o di un Sit&Go, dispone del maggior numero di chips.
Chip race
Il chip race è un'operazione compiuta dalla direzione del torneo durante i tornei di poker, soprattutto quelli con bui crescenti (come il Texas hold 'em), in cui le chips di valori che non sono più necessari (in quanto i bui attuali e futuri sono più facilmente riprodotti con chip di valore più grande) sono rimosse dal gioco. Questo ha l'effetto di ridurre il numero di chips fisiche davanti a ogni giocatore, e rende più facile per i giocatori il conteggio del proprio stack e delle loro puntate.
Cip
Termine corrispondente all’inglese “Check” (vedere voce relativa).
Clockare
Espressione derivante dall’inglese “clock” (orologio), utilizzata prevalentemente nel racconto delle mani giocate. Quando si utilizza questa espressione si indica che, prima di prendere una decisione, si è lasciato trascorrere del tempo (nell’online, ad esempio, che si è arrivati quasi ad esaurire il tempo a disposizione).
Clubs
Seme di Fiori (vedere voce “C”).
CO
Abbreviazione di Cut-Off (vedere voce relativa).
Coffeehousing
Pratica vietata, che consiste nel chattare di due o più giocatori per scambiarsi informazioni relative ad una mano in corso alla quale stanno prendendo parte, per ottenere una migliore visione del tavolo e decidere come comportarsi a svantaggio degli avversari.
Coin-flip
Il coin-flip, letteralmente "lancio della monetina", è la situazione in cui ognuno dei due avversari in un colpo ha circa il 50% di possibilità di vittoria. Il coin-flip tipico è rappresentato da una coppia nella mano di partenza di un player e due carte superiori per il suo avversario (ad esempio, 10-10 vs. A-J).
Cold call
Il Cold call è un “call” che avviene quando è già stata effettuata più di una puntata in una singola azione. Nella fase pre-flop è considerato “cold” il call che avviene dopo il primo rilancio, in quanto il Big Blind è già calcolato come un primo rilancio. Nella fase post-flop il cold call è effettuato dopo il raise che seguiva una prima puntata (bet).
Cold Deck
L’espressione “cold deck” (letteralmente “mazzo freddo”) viene utilizzata per indicare un mazzo di carte preparato da un baro, presumibilmente con mani già pronte in esso, la migliore delle quali andrà al suo complice. La definizione di “freddo” deriva dalla contrapposizione ad un mazzo di carte usato regolarmente, il quale tende a riscaldarsi leggermente con l’utilizzo.
Colore (Flush)
Il “Colore” (in inglese “Flush”) è il punto realizzato grazie a cinque carte dello stesso seme non in sequenza. Per conoscere meglio i punti del poker, suggeriamo di visitare la pagina “Le Basi e i Punti del Poker”.
Color Up
L’espressione “color up” significa cambiare le chips di basso valore con quelle di valore più alto. Vedere, in merito la voce “Chip Race”.
Combo-Draw
Espressione derivata dall’unione dei termini “combined” (combinato, doppio) e “Draw” (progetto), indica un progetto combinato di Scala ("Straight") e di Colore ("Flush"). Ad esempio, con la mano di partenza 7♣ e 8♣ e un flop con 9♣ 10♥ A♣, si ha un combo-draw. L’espressione viene utilizzata spesso per indicare anche l’OESFD ("Open Ended Straight Flush Draw", vedere voce relativa), molto simile, anche se indica un meno ricorrente progetto di Scala Colore bilaterale che, in sé, racchiude anche il progetto di Colore.
Commission (Fee / Rake)
Termine raramente utilizzato per indicare la "Fee" o il "Rake" (vedere voci relative).
Committato (Committarsi)
Italianizzazione del termine inglese “Committed” (vedere voce relativa).
Committed
Il termine “committed” (o “pot committed”, ovvero “vincolato al piatto”) indica che si è già contribuito con una percentuale talmente alta del proprio stack al piatto, da aver praticamente eliminato la possibilità di passare la mano. L’opzione fold, in questi casi, non sarebbe più ragionevole in termini economici, anche se la mano posseduta, probabilmente, non risulterà vincente allo show-down. Quando si è inesperti, può capitare di “committarsi” per errore, ovvero senza aver valutato bene la consistenza del proprio stack prima di fare azione. In altri casi, invece, si punta in maniera così consistente per trasmettere un segnale di forza all’avversario, dimostrando che non si è più disposti a lasciare il piatto.
Common Cards (o "Community Cards")
Vedere la voce "Carte comuni".
Connectors
Termine che indica due carte consecutive, come ad esempio, 6-7, 10-J. Quando le due carte sono dello stesso seme, si definiscono "suited connectors" (vedere la voce “suited”).
Connesso (o “Coordinato”)
Termine utilizzato con riferimento ad un board (vedere voce relativa) che presenta diversi progetti. In inglese vengono utilizzati i termini “wet” e, più spesso, “drawy” (da “draw”, progetto), contrapposti a “ragged” o “dry”, che rappresentano l’esatto opposto. Ad esempio, un flop con 10♠ - J♠ - Q♥ è definito molto “drawy” (o coordinato), un flop con 2♠ - 8♦ - K♣ è definito “dry”.
Conservativo (o “Tight”)
Aggettivo riferito allo stile di gioco di un player che tende a giocare solo mani molto forti.
Continuation Bet
La “Continuation Bet” - più spesso abbreviata in C-Bet - è la puntata al flop, fatta dal medesimo giocatore che aveva rilanciato pre-flop (detto “original raiser”, vedere voce relativa). Qualora l’original raiser faccia check al flop per poi puntare al turn, si parla di “Delayed C-bet” (vedere voce relativa).
Contro-buio
In italiano il contro-buio corrisponde al "Grande Buio", o “Big Blind” (vedere voce relativa).
Cooler
Nel Poker il “cooler” è un colpo imparabile, ovvero una mano dall’esito già scritto, nella quale la combinazione delle carte dei due giocatori nel colpo e di quelle presenti sul board fanno sì che entrambi i giocatori possano ritrovarsi in all-in durante la mano, senza che nessuna delle giocate possa essere considerata forzata o errata, a prescindere dal risultato finale. Una classica situazione di cooler è quella in cui uno dei due giocatori ha il 2nd nuts (vale a dire la seconda combinazione più forte realizzabile) e perde contro il “nuts” assoluto (vedere voce relativa). Il fatto stesso che ci fosse una sola mano più forte di quella posseduta dal primo, a dispetto delle tante che avrebbe potuto battere, rende la mano un colpo imparabile, vale a dire proprio un cooler.
Coppia (Pair)
Due carte dello stesso valore rappresentano una "coppia", come ad esempio J-J (due Jack). Per conoscere i punti realizzabili nel Poker, suggeriamo di consultare la pagina "Le Basi e i Punti del Poker".
Counterfeit
Il termine counterfeit, letteralmente significa “falsificazione” e indica la perdita di valore della propria mano causata dall'uscita sul board di carte dello stesso valore. Ad esempio, con 7 - 8 su un flop con 5 - 6 - 9 si ha già una Scala. Se al turn viene girato un 7, la propria mano si svaluta al punto da diventare quasi senza valore. In senso lato può essere tradotto come “beffa”.
Cowboys
Espressione utilizzata per indicare come mano di partenza una coppia di "K" (“K-K”).
Crackare (o "Crackato")
Italianizzazione del verbo inglese "to crack" (rompere), che viene usata gergalmente quando una mano di partenza molto grossa (di solito “A-A” o “K-K”) viene battuta da una combinazione più marginale. Ad esempio, una delle espressioni può essere “Mi hanno crackato un’altra volta gli Assi!”.
CRAI (o “C/R-Ai”)
Acronimo di Check / Raise All-in, vale a dire l’intenzione di rilanciare in all-in dopo un’eventuale puntata dell’avversario. Vedere anche la voce “C/R (Check-Raise)”.
Cripple ("Cripple the Deck" o "Crippled Deck")
Letteralmente significa “azzoppare”. Nel gergo pokeristico, si “azzoppa il mazzo” (cripple the deck) quando, al flop, vengano girate carte perfette per le proprie “hole cards” (vedere la voce relativa). Ad esempio, se nella propria starting hand si ha una coppia di 10 (“10-10”) e il flop mostra 10-10-7, si può dire che si è “azzoppato il mazzo”.
Crying Call
Letteralmente, l’espressione significa “Call piangente” ed in effetti si configura quando, alla fine di una mano, si fa “Call” pur sapendo di avere quasi certamente il punto peggiore. Di solito, si effettua un “crying call” o perché si è investito troppo in un piatto, o perché si vuole vedere cosa aveva in mano l’avversario (talvolta anche al fine di capire qual è il suo stile di gioco o quali sono le sue strategie). Vedere anche la voce “Pay-off”.
Cut-Off
Cut-Off è il giocatore che siede alla immediata destra del Bottone.
D
D (Diamonds, seme dei Quadri)
La lettera “d” sta per “diamonds” e rappresenta il seme dei “Quadri”. Le iniziali dei semi, scritte in minuscolo accanto al valore che identifica la carta, sono utilizzate soprattutto nelle Hand History, vale a dire nelle ricostruzioni delle mani, per far sì che tutte le valutazioni e le statistiche possano essere corrette. Le altre iniziali sono:
- c (Clubs), seme di Fiori
- h (Hearts), seme di Cuori
- s (Spades), seme di Picche.
Nota: la “s” minuscola, apposta accanto ad una starting hand, sta ad indicare una combinazione di carte “suited” (vedere la voce relativa).
Dark Bet
Letteralmente “Puntata al buio”, vuol dire puntare senza aver guardato le proprie carte. Vedere anche la voce “Bet in the Dark”.
Darth Vader
Nel Texas Hold’em, questa espressione rappresenta la coppia 4 ♠ - 4 ♣. e deriva dalla assonanza tra “dark fours” (i “4 neri”, appunto) e “dark force” (la “Forza Oscura”) a capo della quale, nella saga di Star Wars, c’era proprio Darth Vader.
Davide (o “Re Davide” o “King David”)
Il Re (“K”) di Picche. Probabilmente deriva da Re Davide d’Israele.
I quattro Re nel mazzo di carte sono associati ad altrettanti famosi Re della Storia. Il Re di Cuori è Carlo Magno, il Re di Quadri è Giulio Cesare, il Re di Fiori è Alessandro Magno, il Re di Picche è Re David (vedere voci relative).
Dead Button
L’espressione “dead button” si usa quando, a seguito dell’eliminazione o dello spostamento di tavolo del giocatore alla sinistra del dealer, il bottone viene posizionato sul posto vuoto, per consentire il normale proseguimento del “giro” dei bui.
Dead Man's Hand
L’espressione “la mano del morto” deriva dalla leggenda di Wild Bill Hickock, un personaggio molto controverso, ucciso nel 1876 proprio mentre stava giocando una partita a Poker, sua grande passione. Si racconta che, quando fu ucciso da “Naso rotto Jack”, avesse in mano una doppia coppia di Assi e 8 neri. Da questa leggenda deriva tale definizione per questa combinazione e, per traslato, nel Texas Hold’em, la starting hand con A-8, entrambi neri, viene anch’essa definita “dead man’s hand”. Per conoscere meglio la leggenda di Wild Bill, è possibile leggere un articolo dedicatogli qualche tempo fa sul nostro Blog.
Dead Money
I “Soldi morti” sono quelle chips già investite nel piatto da giocatori ormai usciti dalla mano (i quali, quindi, non potranno più “recuperarle” perché non possono più vincere la mano). Sovente l’espressione “dead money” si utilizza anche per quelle chips investite nel piatto (pot) da un giocatore che non ha ancora foldato ma che, sulla base delle info che si hanno su di lui, folderà sicuramente dopo un raise di un altro giocatore.
Deal
Il termine “Deal” può avere due significati. Se usato come verbo - dal quale deriva anche il sostantivo “dealer” (mazziere), significa distribuire le carte ad ogni giocatore (e, ovviamente, anche sistemare le carte comuni al centro del tavolo). Come sostantivo, il “deal” indica un accordo tra i finalisti di un torneo per redistribuire - e, in un certo senso, riequilibrare - i premi in denaro.
Dealer
Il “dealer” (o “mazziere”) è colui (o colei) che distribuisce le carte, consegna i piatti, e controlla il gioco.
Dealer Button
Vedere la voce "Button".
Deception
Nel gergo pokeristico la “deception” (letteralmente “inganno”) è la strategia di fare un’azione con l’intenzione di dare agli avversari un messaggio diverso dalle proprie reali intenzioni.
Deck
Indica il mazzo di carte. Nella maggior parte dei giochi le carte utilizzate sono 52.
Deep (o “Deep-Stack”)
L’espressione "Deep" (che spesso sottintende “deep-stack”, letteralmente “stack profondo”) indica un giocatore con uno stack molto consistente. Talvolta il termine “deep” è associato ai tavoli cash: in questi casi, indica tavoli in cui è possibile sedersi con uno stack che, generalmente, è pari al doppio del solito. Vale a dire che, se su un tavolo cash No-Limit del livello € 0,50 / 1,00 di regola si entra con 100,00 Euro (e da questo il livello prende anche la denominazione di “NL100”), in un tavolo cash “deep” il buy-in massimo sarà pari a 200,00 Euro.
Delayed C-Bet
Letteralmente, la “Delayed C-Bet” è la “Continuation Bet ritardata”, ovvero effettuata dall'original raiser (vedere la voce relativa) dopo aver scoperto il turn anziché dopo il flop. Vedere anche la voce “Continuation Bet”.
Deuces
Il termine “Deuces” indica una coppia di 2 (“2 - 2”). Non va confuso con “Pair” che indica genericamente una coppia.
Diamonds
Seme di Quadri (vedere la voce "D").
Dolly Parton
Espressione utilizzata per indicare come mano di partenza 9 - 5. L’espressione deriva dal fatto che “9 to 5” (Nine to Five) è il titolo di una canzone della cantante e attrice Dolly Parton, una delle protagoniste del film del 1980 che ha il medesimo titolo e di cui il brano è colonna sonora. Talvolta l’espressione è utilizzata anche per indicare una Scala dal 5 al 9.
Donk
Abbreviazione di “Donkey” (Asino), il termine è utilizzato in senso scherzoso o dispregiativo - a seconda dei casi - per dire a un amico o a un avversario che non sa giocare.
Donkament / Donkaments
Espressione derivata dalla crasi dei due termini inglesi “donkey” (asino) e “tournament” (torneo), utilizzata in modo ironico (talvolta sarcastico) per definire i tornei quando li si ritiene, appunto, pieni di “donk”.
Donk-Bet
La “Donk-Bet” (letteralmente “puntata da asino”) è la puntata effettuata fuori posizione dal giocatore che aveva soltanto chiamato (fatto “Call”) sul rilancio di un altro player nella azione precedente. L’espressione prende origine dal fatto che, in passato, questa azione era considerata da principiante. Nel tempo, con l’evoluzione delle strategie di gioco, tale azione ha ottenuto una propria “dignità” e, solitamente, è effettuata con criteri precisi. Più raramente, l’espressione “donk-bet” è usata per indicare una puntata di importo particolarmente basso rispetto al piatto anche se, in questi casi, si è diffusa maggiormente l’espressione “gay-bet” (vedere voce relativa). La donk-bet è anche detta “leading” o “bet-out”.
Donkey
Vedere la voce "Donk".
Doppia Coppia (Two Pair)
Una delle combinazioni del Poker, formata da due coppie in un’unica mano (ad esempio A - A - K - K). Per conoscere i Punti realizzabili nel Poker, suggeriamo di consultare la pagina “Le Basi e i Punti del Poker”.
Double Barrell
Double Barrel (o “second barrell”, abbreviata spesso in “2B”) è il protrarsi della “continuation bet” anche al Turn. Se si punta per la terza volta, vale a dire anche al River si parla di Triple Barrel (o “3Barrel”). Vedere anche le voci "Continuation Bet" e "Triple Barrell".
Double Belly Buster
Espressione utilizzata per definire un progetto di Scala con un doppio incastro. Ad esempio, con Q - 10 nelle proprie hole cards e un flop che ha mostrato 9 - 8 - 6, si ha una doppia possibilità di chiudere la Scala, con uno dei 7 o con uno dei J.
Double Up
Il "double up" è il raddoppio del proprio stack. Si verifica generalmente dopo la vittoria di un all-in durante una partita No-Limit, contro un giocatore che ha uno stack almeno pari al proprio.
Downswing
Un downswing è la tendenza al ribasso della curva dei propri profitti, molto più spesso definito “(periodo di) varianza negativa”. Il suo contrario, il periodo di varianza positiva, è detto upswing (vedere voce relativa).
Doyle Brunson
La mano di partenza “10 - 2” è definita "Doyle Brunson" perché, nel 1976 e 1977, “Texas Dolly” Brunson con la stesso mano vinse il braccialetto delle WSOP chiudendo, in entrambi i casi, un full di 10 con 2. Per questo non può che essere considerata la “sua” mano. Aggiungiamo una curiosità: negli anni più recenti, Brunson ha vinto un altro braccialetto con la mano “10 - 3”: “. Insomma, “dategli un 10 e una scartina e solleverà un braccialetto” (semi-cit.).
Draw
Nel Poker il “draw” è un progetto, vale a dire un combinazione di carte alla quale ne manca una per chiudere un punto tra la Scala, il Colore, la Scala Colore o la Scala Reale.
Drawing Dead
Espressione utilizzata per descrivere la situazione di chi non ha alcuna possibilità di superare il punto dell’avversario. Ad esempio, si è drawing dead se si ha 7-7 su un flop K-K-J, con l’avversario che ha K-K nelle proprie hole cards: in questo caso, infatti, non si potrà mai chiudere un punto superiore a quello dell’avversario.
Drawy
Termine utilizzato con riferimento ad un board (vedere voce relativa) particolarmente connesso, vale a dire che presenta diversi progetti (vedere anche le voci “connesso” e “wet” come sinonimi, e le voci “dry” e “ragged” come contrari).
Drop
Drop (To Drop) è un altro sinonimo - utilizzato prevalentemente negli States - di “passare”, “fare fold”, “foldare” (vedere le voci relative).
Dry
Termine utilizzato con riferimento ad un board (vedere voce relativa) particolarmente sconnesso, vale a dire che non presenta diversi progetti (vedere anche la voce “ragged” come sinonimo, e le voci “drawy”, “connesso” e “wet” come contrari).
Ducks
Tradotto letteralmente con “paperelle”, è il termine che indica una coppia di 2 (2-2).
E
Early Position
Espressione che indica le prime posizioni alla sinistra dei bui che, nelle descrizioni delle mani, viene spesso abbreviata con le sole iniziali, EP. In un tavolo full ring, sono considerate EP l’UTG e l’UTG+1; in un tavolo shorthanded è EP solo l’UTG (vedere le voci relative).
Edge
Termine che letteralmente significa “margine”, “vantaggio” ed è utilizzato proprio per indicare la superiorità tecnica di un giocatore rispetto ad uno o più avversari. Ad esempio, si utilizza dire “Questo giocatore ha edge rispetto a tutti gli altri players al suo tavolo”.
EP
Acronimo di Early Position (vedere la voce relativa).
Equity
Nell’inglese finanziario l'equity rappresenta il valore di un bene al netto dei debiti gravanti su di esso. In gergo pokeristico l’equity è costituita dall'importo presente nel piatto moltiplicato per le proprie possibilità di vincere il piatto stesso, espresse in percentuale. Potrebbe quindi essere sinteticamente definita come la porzione di piatto (infatti è anche indicata con il termine di pot equity) che ci si aspetta di vincere nel lungo periodo facendo sempre la stessa azione in situazioni uguali.
Ad esempio, con una Scala al flop e l’avversario in flush draw, si ha all’incirca il 65% di possibilità di vittoria, in quanto l’avversario avrebbe 9 outs - vale a dire 9 carte utili - per chiudere il progetto e vincere il piatto con il Colore, pari ad un 35% di possibilità di vittoria. Riportandolo in termini economici, in un piatto n cui vi siano 100 Euro, la propria Equity sarà pari a 65 Euro (100 Euro x 65%), mentre quella dell’avversario sarà pari a 35 Euro (100 Euro x 35%). Il concetto di Equity è strettamente legato a quello di Expected Value (EV, vedere la voce relativa) ed è fondamentale per la determinazione delle proprie scelte.
EV - Expected Value
L’Expected Value (o EV) - in italiano “Valore Atteso” - è l'aspettativa, positiva o negativa (e, all’uopo, viene indicato con EV+ o EV-) rispetto ad ogni decisione presa. Si tratta di un concetto matematico fondamentale nel Poker, in quanto cercare di prendere quante più decisioni a valore atteso positivo è importantissimo per vincere nel lungo termine.
Per calcolare quale sia l’EV, la formula da usare è piuttosto semplice: [(probabilità che l'evento accada) x (vincita relativa)] - [(probabilità che l'evento NON accada) x (perdita relativa)].
Esempio di “EV+”: con un combo-draw di scala bilaterale e Colore “nuts” al Flop - contro top pair o overpair - si ha circa il 56% di possibilità di chiudere il proprio punto. Se un giocatore va all-in per 60 Euro su un piatto da 50 Euro, bisognerà aggiungere 60 Euro per un piatto da 110 Euro.
Questo il calcolo dell’Expected Value:
[(56/100) * 110] - [(44/100) * 60] = 61,6 - 26,4 = 35,2.
L’EV è positivo, quindi si dovrà fare call.
Esempio di “EV-“: con un draw di Scala bilaterale contro top pair al Flop, si ha circa il 34% di possibilità di chiudere il proprio punto. Se un giocatore va all-in per 60 Euro su un piatto da 50 Euro, bisognerà aggiungere 60 Euro per un piatto da 110 Euro.
Questo il calcolo dell’Expected Value:
[(34/100) * 110] - [(66/100) * 60] = 37,4 - 39,6 = -2,2.
L’EV è negativo, quindi si dovrà fare fold.
Exploitable
Letteralmente significa “utilizzabile”, “sfruttabile” e nel gergo pokeristico è utilizzato per indicare un giocatore prevedibile, proprio perché tale prevedibilità può essere facilmente sfruttata dagli avversari.
Extra Blind
L’Extra Blind è il Buio postato da un giocatore appena arrivato su un tavolo cash, nel caso in cui questi voglia entrare subito in gioco, senza aspettare il proprio turno di Big Blind.
F
Face Cards
Vengono dette Face Cards le tre figure, vale a dire “J”, “Q” e “K”.
Face Up
Espressione utilizzata per identificare la prima carta girata dal dealer sul flop. Ad esempio, si usa dire: “Subito un Asso, face up, a darmi la speranza di un raddoppio”.
Family Pot
Espressione che letteralmente significa "piatto familiare" ed è utilizzata quando ad una mano partecipano tutti (o quasi tutti) i giocatori, dopo aver “limpato” nella fase pre-flop (vedere le voci relative).
Fee
Il termine "fee" indica quella parte del buy-in - il costo di ingresso di un Torneo o di un Sit&Go (vedere voci relative) - che va a coprire tasse e costi di gestione. Generalmente, accanto al buy-in di un evento (il costo complessivo), sono indicate, nell’ordine, la quota montepremi e la fee. Ad esempio, in un torneo dal buy-in di 100 Euro, le due quote saranno riportate accanto: Super Sunday - buy-in 100 Euro (90+10).
Fixed Limit
Le partite Fixed Limit sono quelle in cui le puntate sono predefinite (diversamente da quanto accade nelle partite Pot Limit e No Limit).
Flop
Nell’Hold’em e nell’Omaha, è il termine che indica le prime tre carte scoperte, comuni a tutti i giocatori.
Forced bet
Puntata (bet) obbligatoria per iniziare una partita di poker.
Freeroll
Indica quei tornei in cui non esistono né un buy-in iniziale, né una tassa d’iscrizione.
Full
Combinazione di 5 carte data da un tris e una coppia. Esempio: K-K-K-4-4 (tre Re e due quattro).
Full-Ring
Espressione utilizzata per indicare un tavolo da 9 o da 10 giocatori, spesso abbreviata in FR.
G
Giulio Cesare (o “Julius Caesar”)
Il Re (“K”) di Quadri. Probabilmente deriva da Giulio Cesare, generale, console, dittatore, oratore e scrittore romano.
I quattro Re nel mazzo di carte sono associati ad altrettanti famosi Re della Storia. Il Re di Cuori è Carlo Magno, il Re di Quadri è Giulio Cesare, il Re di Fiori è Alessandro Magno, il Re di Picche è Re David (vedere voci relative).
Grande Buio (Big Blind)
Intero ammontare della puntata minima versata dal secondo giocatore alla sinistra del mazziere.
H
H (Hearts, seme dei Cuori)
La lettera “h” sta per “hearts” e rappresenta il seme dei “Cuori”. Le iniziali dei semi, scritte in minuscolo accanto al valore che identifica la carta, sono utilizzate soprattutto nelle Hand History, vale a dire nelle ricostruzioni delle mani, per far sì che tutte le valutazioni e le statistiche possano essere corrette. Le altre iniziali sono:
- c (Clubs), seme di Fiori
- d (diamonds), seme di Quadri
- s (Spades), seme di Picche.
Nota: la “s” minuscola, apposta accanto ad una starting hand, sta ad indicare una combinazione di carte “suited” (vedere la voce relativa).
Heads-up
Partita a due.
Hearts
Il seme di Cuori.
High Card
Vedere la voce "Carta (più) alta".
Hole cards
Vedere la voce “Carte personali”.
I
IMAO
Acronimo di "In My Arrogant Opinion" (letteralmente, "nella mia arrogante opinione"), che potremmo tradurre con "secondo il mio arrogante parere"; è utilizzato soprattutto in chat e social network, proprio per introdurre il proprio parere sull'argomento trattato.
IMHO
Acronimo di "In My Humble Opinion" (letteralmente, "nella mia umile opinione"), che potremmo tradurre con "secondo il mio modesto parere"; è utilizzato soprattutto in chat e social network, proprio per introdurre il proprio parere sull'argomento trattato.
IMO
Acronimo di "In My Opinion" (letteralmente, "nella mia opinione"), che potremmo tradurre con "secondo me"; è utilizzato soprattutto in chat e social network, proprio per introdurre il proprio parere sull'argomento trattato.
J
Jackpot
Il jackpot è un montepremi destinato ai giocatori che soddisferanno certi requisiti. Ad esempio, una promozione può mettere in palio un jackpot per chi riesca a realizzare una determinata combinazione, a prescindere dal risultato finale nella mano o nel torneo specifico. Nella nostra Lobby due esempi sono costituiti dai jackpot messi in palio nei tornei “Royal Flush” e “The PokerOne”.
Jackson Five
Espressione utilizzata per indicare una mano in cui vi sia una coppia di J (“J - J”) e almeno un 5. L’espressione deriva dal gruppo “Jackson Five”, composto dai 5 fratelli Jackson, di cui un giovanissimo Michael era la “punta di diamante”.
Jam
“Jam” è un altro modo di dire “all-in” (vedere voce relativa). Probabilmente può avere sia un’accezione ironica che seriosa, in quanto “jam” può essere tradotto con il sostantivo “marmellata” o “pasticcio”, oppure come verbo, che è anche un sinonimo di “push” (vedere voce relativa).
Julius Caesar
Vedere la voce “Giulio Cesare”.
K
Kicker
Nella fase pre-flop, il “Kicker” è la più bassa delle proprie “hole cards”: ad esempio, con A - 10 nelle hole cards il Kicker è il 10.
Nella fase post-flop, invece, il “kicker” è la carta che accompagna il proprio punto quando lo stesso non è composto da cinque carte: ad esempio, con le stesse hole cards (“A - 10”) e un flop con 10 - 7 - 7 si ha una doppia coppia (10 - 10 / 7 - 7) con l’Asso come kicker.
Knock Out / KO
Forma di torneo nella quale ogni giocatore ha una taglia su se stesso e la cederà all’avversario che lo elimina. In questa tipologia di torneo, il buy-in (costo di iscrizione) viene suddiviso in tre parti: una volta sottratta la “fee” per la poker room (vedere la voce relativa), una quota viene accantonata come di consueto per formare il montepremi finale, mentre un’altra quota viene convertita in un gettone, consegnato ad ogni giocatore, che rappresenta la taglia per la sua eliminazione. Ad esempio, un torneo Knock Out da 220 Euro di buy-in che abbia queste quote tra parentesi “(150 + 50 + 20)”, indica che per ogni buy-in 150 Euro sono accantonati nel montepremi, 50 Euro rappresentano la “taglia” di ogni giocatore (guadagnata direttamente da colui che lo elimina) e 20 Euro è la fee riservata alla poker room.
L
Lasciare (Fold)
Passare, indica l’atto di uscire dalla mano in corso.
Late Position
Le ultime due posizioni in un tavolo da 10 giocatori.
Limp / Limpare
Il “Limp” (letteralmente “fiacco”, detto prevalentemente dell’andatura) è il call effettuato nella fase pre-flop e “Limpare” è l’italianizzazione del termine inglese che, in gergo pokeristico, vuol dire fare solo call (nella fase) pre-flop, vale a dire scegliere un'opzione considerata debole.
M
Mazziere (Dealer)
Colui che distribuisce le carte.
Middle Position
Le posizioni fra le Early e le Late in un tavolo da 10 giocatori.
Mono-Out
Viene definita mono-out l’ultima carta nel mazzo utile a far completare un punto superiore al proprio avversario. Ad esempio, nel caso in cui si abbiano 4/5 di Scala Colore ad incastro dopo il flop, contro un avversario che ha già il Poker, l’unica carta utile per la vittoria è definita mono-out.
Muck
Non far vedere le proprie carte quando si decide di abbandonare una mano.
N
No Limit
Nelle partite No Limit ai giocatori è concesso puntare in qualsiasi momento senza alcun limite, se non quello determinato dalla quantità di fiches che il giocatore ha di fronte a sé al tavolo.
Nuts
Il miglior punto possibile in quel determinato momento del gioco.
O
O (oppure “off” / “off-suit” / “off-suited”)
La lettera “o” (minuscola) dopo una starting hand, indica che le due carte sono di seme diverso. Ad, esempio, l’espressione “Ajo” (o “A-J o”) sta ad indicare una mano di partenza composta da Asso e Jack di semi diversi.
Odds
Le probabilità di realizzazione del punto.
Oppo / Opponent
In una mano di Poker, l’opponent - molto più spesso chiamato in modo abbreviato “oppo” - è l’avversario diretto.
Original Raiser
Come dice letteralmente l’espressione inglese, l’Original raiser (che potremmo tradurre in un bruttino "rilanciatore originario"!) è colui che ha rilanciato per primo nella fase pre-flop.
Outs
Le carte che permettono il miglioramento del punto.
Overcard
Una carta coperta (hole card) che è più alta di tutte le carte comuni sul tavolo.
P
Parola (Check)
È il cip, puntata pari a zero. Un giocatore non punta nulla e lascia la parola all’avversario che segue.
Pay-off
Il pay-off è rappresentato da un “Call” al limite, effettuato con la consapevolezza di avere quasi certamente il punto peggiore, ma giustificato dalla eccessiva dimensione del piatto (pot). Il pay-off è, in pratica, l’azione che rappresenta quello che gergalmente viene definito un “crying call” (vedere la voce relativa).
Piatto (Pot)
Il piatto.
Piatto Principale (Main pot)
Quando un giocatore scommette tutte le sue fiches, partecipa solamente per la parte del piatto coperta: questa parte viene separata e si chiama piatto principale (main pot).
Pocket cards
Vedere la voce “Carte personali”.
Poker (Four of a Kind)
Poker, quattro carte uguali (esempio A-A-A-A)
Pre-Flop (Fase Pre-Flop)
La “Fase Pre-Flop” (spesso solo “Pre-Flop”) è la prima fase di ogni mano di Texas Hold’em e/o Omaha, durante la quale tutti i giocatori al tavolo (ad eccezione dei giocatori sui bui, costretti a postare comunque una puntata obbligatoria) devono decidere, sulla base delle proprie hole cards, se entrare in gioco - limpando (vale a dire effettuando un “call”) o rilanciando - oppure passare la mano, facendo “fold” (vedere le voci relative).
Puntare (Bet)
Azione effettuata dal giocatore quando decide di puntare alcune fiches.
Push / Pushare
“Push” è un sinonimo di “All-in”. Deriva dal verbo “to push”, che vuol dire “spingere”, per il gesto di muovere tutte le proprie chips nel piatto quando si va in “All-in”. “Pushare” è l’italianizzazione dello stesso verbo e vuol dire “andare all-in”.
Q
Quads
Equivalente di “Poker”, derivato da una delle traduzioni letterali di “quads”, vale a dire “quattro gemelli”.
Quit / Quittare
“To quit” vuol dire “lasciare, abbandonare”, e “quittare” è l’italianizzazione dello stesso verbo. Gergalmente viene utilizzato nelle espressioni “quittare un tavolo”, “quittare una sessione”, soprattutto nel senso di “lasciare un tavolo troppo difficile (dove sarebbe difficile fare profitto)” o “abbandonare la sessione in una giornata particolarmente negativa”.
R
Rainbow
Community cards di seme differente.
Raise
Rilanciare.
Rebuy (o "Re-buy")
La possibilità, durante un torneo, di acquistare nuovamente una posta pari a quella iniziale. Questa possibilità è concessa solo nel caso si abbiano meno fiches della posta di partenza.
River
Nell’Hold’em e nell’Omaha, indica l’ultima delle cinque “Carte comuni” (vedere voce relativa) girate al centro del piatto. In inglese viene anche definita “Fifth Street” (“Quinta strada” o, più semplicemente, “Quinta”).
S
S (Spades, seme delle Picche)
La lettera “s” sta per “spades” e rappresenta il seme delle “picche”. Le iniziali dei semi, scritte in minuscolo accanto al valore che identifica la carta, sono utilizzate soprattutto nelle Hand History, vale a dire nelle ricostruzioni delle mani, per far sì che tutte le valutazioni e le statistiche possano essere corrette. Le altre iniziali sono:
- c (Clubs), seme di Fiori
- d (diamonds), seme di Quadri
- h (Hearts), seme di Cuori.
Nota: la “s” minuscola, apposta accanto ad una starting hand, sta ad indicare una combinazione di carte “suited” (vedere la voce relativa).
Showdown
Il momento in cui ciascun giocatore alla fine della mano scopre le proprie carte, onde determinare il vincitore del piatto.
Scala (Straight)
Punto costituito da 5 carte consecutive (esempio 4-5-6-7-8).
Scala Colore (Straight Flush)
Punto costituito da 5 carte consecutive dello stesso seme (esempio 4-5-6-7-8 di cuori).
Scala Reale (Royal Flush)
Una scala composta di 5 carte consecutive dello stesso seme, dal 10 all’asso. Costituisce il punto più alto nel poker.
Scartare (Discard)
In un gioco draw, indica l’atto di scartare una o più carte per cercare di migliorare il punto.
Side-pot
È il piatto in cui confluiscono le puntate che eccedono quelle coperte da uno o più giocatori che sono andati all-in. Questo piatto secondario è conteso tra i giocatori attivi che hanno ancora chips davanti, dopo l'all-in di uno o più giocatori.
Slow Play
Condurre con fare non aggressivo una mano in cui si ha un punto molto forte, con l’intenzione di coinvolgere il maggior numero possibile di giocatori, incrementando così le dimensioni del piatto.
Small Blind
Il piccolo buio. È la puntata obbligatoria piazzata dal giocatore che siede alla sinistra del dealer.
Spades
Il seme di Picche.
Split Pot
Piatto diviso fra due o più giocatori.
Stack
L’ammontare di denaro che si ha davanti.
Steal the pot
Vincere il piatto grazie a un bluff.
Suit
Indica il seme. Picche, Cuori, Quadri, Fiori.
Suited
Espressione che indica due carte dello stesso seme.
T
Triple Barrell
Si “3-barrella” quando, con un bluff, si punta al Flop (“c-bet” o “continuation bet”), al Turn (“2-barrell”) e al River (“3-barrell”).
Tris (Three of a kind)
Tris, tre carte uguali (esempio Q-Q-Q).
Turn
Nell’Hold’em e nell’Omaha, indica la quarta delle cinque “Carte comuni” (vedere voce relativa) girate al centro del piatto. In inglese viene anche definita “Fourth Street” (“Quarta strada” o, più semplicemente, “Quarta”).
U
Under The Gun
Con questa espressione che, letteralmente, significa “sotto tiro”, si indica il giocatore alla immediata sinistra dei bui, che è il primo a parlare nella fase pre-flop.
Under The Gun + 1
Con questa espressione si indica il giocatore alla immediata sinistra dell’UTG, vale a dire il secondo giocatore a parlare nella fase pre-flop.
Upswing
L’Upswing è la tendenza al rialzo della curva dei propri profitti, molto più spesso definito “(periodo di) varianza positiva”. Il suo contrario, il periodo di varianza negativa, è detto downswing (vedere la voce relativa).
UTG, UTG+1
Acronimi di Under The Gun e Under The Gun + 1 (vedere le voci relative).
V
Vaca / Vaca
Espressione gergale che sta per “fifty / fifty” (50/50): se, ad esempio, un giocatore propone il “Vaca / Vaca” sta offrendo di dividere a metà il premio.
Value Bet
Letteralmente "puntata di valore". Espressione che nella maggior parte dei casi si riferisce ad una puntata effettuata al River, avendo la certezza - o quasi - di avere la mano migliore. Si usa questa espressione perché il senso di questa azione è proprio quello di estrarre il massimo valore da essa, facendosi pagare dall’avversario perdente. Nelle strategie di gioco, però, la “value bet” è spesso “simulata” dal giocatore che tenta di portare a casa il piatto in bluff. Con tale azione, infatti, si vuol dare all’avversario un segnale di forza per indurlo al “fold”.
Varianza
La varianza è l’oscillazione in positivo o negativo del proprio bankroll. Tali oscillazioni che - soprattutto nel breve periodo - non rappresentano necessariamente la qualità del proprio gioco, vengono definite “upswings” e “downswings” (vedere le voci relative).
Vedere (Call)
Consultare la voce "Call".
Village People
Espressione ironica per indicare un Poker di Donne.
Villain
Termine utilizzato prevalentemente nelle hand history. Letteralmente significa “delinquente” ed indica in modo ironico l’avversario coinvolto nella mano. In queste descrizioni, infatti, con la stessa ironia colui che racconta la mano si autodefinisce “hero” (eroe). La definizione più comune dell’avversario nella mano, invece è “oppo” o, per intero, “opponent” (vedere la voce relativa).
W
Walk
Il “Walk” è la situazione in cui il giocatore di Big Blind si aggiudica il piatto senza giocare, in quanto tutti gli avversari - compreso lo Small Blind - hanno “foldato” pre-flop concedendo all’ultimo il “via libera”, il “lasciapassare” (“Walk”, infatti, è la dicitura che spesso accompagna la luce verde al semaforo per i pedoni).
Walk the Dog
Questa espressione, che letteralmente vuol dire “portare a spasso il cane”, si usa per indicare lo slowplay (vedere la voce relativa) intenzionale di una mano forte, al fine di indurre gli avversari a restare in gioco ed a puntare per ottenere una vincita maggiore. Un esempio di “walk the dog” può essere rappresentato dal “call” sulla “bet” di un avversario - nonostante un punto molto forte per il quale si sarebbe potuto fare un rilancio - effettuato perché resti nel piatto e continui a pagare.
Weak
Letteralmente significa “debole” e può essere riferito ad un giocatore o ad una condotta di gioco, nel caso in cui si sia troppo passivi e si tenda a foldare troppe mani.
X
X
La “x” (solitamente in minuscolo) viene utilizzata prevalentemente nella descrizione delle azioni di gioco, con diverse finalità:
- Quando utilizzata accanto alla cifra che individua la dimensione del proprio stack (ad esempio 100x), la x rappresenta l’importo del Big Blind. Nella fase di un torneo in cui i bui sono 500 / 1.000, avere uno stack pari a 100x significa avere circa 100.000 chips;
- Quando utilizzata accanto alla cifra con cui si identifica un rilancio (ad esempio 2,5x / 3x / 3,5x / etc.), la “x” rappresenta proprio segno “per” accanto al “moltiplicatore”. Un rilancio 3x su una bet di 1.000 equivale a 3.000;
- Quando utilizzata nella hand history, rappresenta una carta qualsiasi o una carta ininfluente per l’azione di gioco. Ad esempio se viene indicato A-x come starting hand, vuol dire che si ha un Asso e una carta qualsiasi (prevalentemente intesa come una carta bassa). Se la “x” è riportata in un board (ad esempio: 10 - K - A - 9 - x), vuol dire che non si ha memoria di quella carta o non la si riporta, perché ininfluente ai fini delle valutazioni fatte durante il proprio thinking process).
Y
YGHN!
Acronimo di “You Go Home Now!” (letteralmente “ora te ne vai a casa!!). L’espressione utilizzata soprattutto all’estero, nei confronti dell’avversario che era partito con una mano molto forte, per poi finire battuto (ed eliminato). Può essere usato in tono molto confidenziale e scherzoso, tra due amici, oppure in maniera più “forte”, ma solo nei confronti di un avversario estremamente maleducato o sbruffone (nella speranza che ce ne siano sempre meno ai tavoli!).
Z
Z-Game
Termine che rappresenta l’opposto di “A-Game” (vedere la voce relativa). Anche lo Z-Game, quindi, gergalmente può avere due significati:
1- Partita con stakes più bassi disponibili;
2- Il peggior modo di giocare di una persona. Ad esempio, si può dire “Questo giocatore sta esprimendo il suo Z-Game” per dire che sta giocando al peggio la sua partita in quella fase di gioco.